INCLUSIONE DENTARIA/DISINCLUSIONE DEL CANINO

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Tra le varie anomalie dentarie, come quelle riguardanti il numero, la forma, la struttura del dente o il suo sviluppo, c’è quella relativa alla sua eruzione: per esempio possiamo osservare la comparsa troppo precoce o tardiva di un elemento così come la sua inclusione nell’osso.

Per inclusione dentale si intende una posizione anomala del dente all’interno dell’osso che ne determina l’impossibilità alla fuoriuscita e quindi al suo posizionamento in arcata.

Epidemiologia

I terzi molari (denti del giudizio) sono statisticamente i denti che vanno più frequentemente incontro all’inclusione. Seguono i canini mascellari, ma può comprendere anche gli altri denti.

Cause

L’alta prevalenza di inclusione dei canini superiori è legata alla complessità anatomica della zona in cui avviene la formazione del dente e al lungo percorso eruttivo che deve fare per scendere in arcata. Inoltre il fatto che erompe nella zona anteriore della bocca, quando gli altri denti permanenti sono già presenti, spesso si associa alla mancanza di spazio in arcata.

Diagnosi

La radiografia panoramica rappresenta l’esame principale per fare diagnosi, i tre valori che si analizzano per formulare la prognosi sono angolo α, distanza d, settore di sovrapposizione s. In pasrticolar modo i primi due permettono di fare diagnosi di inclusione ovvero maggiore è l’anglo α e maggiore è la distanza d, maggiori sono le probilità di inclusione  (1). Mentre la posizone rispetto al settore di sovrapposizione s ci fonisce anche informazini riguardo alla difficoltà del trattamento di disinclusione. (2)

 

α>30° alta probabilità di inclusione

Maggiore è la misura dell’altezza d, più alta è la probabilità di inclusione

Più il canino è vicino alla linea mediana (settore 1) maggiore è la probabilità di inclusione

 

Nel caso in cui i tre indici si presentino con valori sfavorevoli il trattamento di disinclusione risulta decisamente più complicato.

Terapia

Generalmente prevede la scopertura dell’elemento incluso attraverso un intervento chirurgico e la trazione in arcata del dente mediante dispositivo ortodontico.

Caso clinico

Il caso che mostriamo (maschio 14 anni) presentava come problema principale l’inclusione del canino superiore di destra e la presenza del deciduo corrispondente in arcata.

Nonostante i valori radiografici (α, d, s) sulla panoramica evidenziassero una situazione di difficile risoluzione, in accordo con il paziente, abbiamo tentato comunque di disincludere il dente.

Per una migliore valutazione è stata eseguita anche una CBCT dalla quale è possibile confermare tridimensionalmente la grave inclusione.

Il trattamento prevedeva l’applicazione di apparecchio fisso in entrambe le arcate e la trazione del dente previa scopertura chirurgica. Infine l’utilizzo di contenzioni per il mantenimento del risultato ottunuto.

Dopo 18 mesi di trattamento, il canino risulta ben posizionato in arcata nonostante la sfavorevole probabilità di riuscita mostrata dalla radiografia e riteniamo di aver ottenuto un buon risultato funzionale ed estetico di entrambe le arcate.

 

 

Prima e dopo

 

 

Bibliografia:

  1. Lindauer SJ, Rubenstein LK, Hang WM, Andersen WC, Isaacson RJ. Canine impaction identified early with panoramic radiographs. J Am Dent Assoc 1992;123(3):91-7.
  2. Baccetti T, Crescini A, Nieri M, Rotundo R., Pini Prato GP. Orthodontic treatmentof impacted maxillary canines: An appraisal of prognostic factors. Prog Orthod 2007;8(1 ):6-15.
  3. Grybienė V, Juozėnaitė D, Kubiliūtė K. Diagnostic methods and treatment strategies of impacted maxillary canines: A literature review. Stomatologija 2019;21(1):3-12.

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